Hi.No. Historical Novels Re Artù e il ciclo bretone

12 maggio, 2017

Re Artù e il ciclo bretone

È uscito ieri nelle sale italiane il nuovo film di Guy Ritchie, King Arthur - Il potere della spada. Il film narra le vicende del giovane Arthur che, dopo la morte del padre, vede il suo trono usurpato dallo zio Vortigern ed è costretto a vivere nei bassifondi della città. Solo quando il ragazzo estrarrà la famosa spada dalla roccia sarà chiaro a tutti chi è davvero quel giovane e qual è il suo destino.

Il film di Ritchie si inserisce in una lunghissima e fortunata tradizione di opere che ripropongono la vita del leggendario re Artù e dei suoi cavalieri, protagonisti di incredibili avventure. La materia che sta alla base di questa e di tutte le altre opere - sia film che romanzi o trasposizioni tetatrali - fa parte del cosiddetto Ciclo bretone, più spesso chiamato anche Ciclo arturiano o materia bretone. Si tratta di un insieme di leggende e racconti, inizialmente tramandati oralmente e poi messi per iscritto, riguardanti la storia e i protagonisti leggendari delle isole britanniche e della stessa Bretagna.

Come accennato, tra opere "originali" e opere che si ispirano a questi racconti, la mole di materiale è davvero cospicua e si corre il rischio di perderesi. 

Proponiamo quindi una piccola bibliografia riassuntiva che può tornare utile per districarsi in un mondo così complesso quanto affascinante.

Le opere originarie del cosiddetto ciclo arturiano sono numerose e risalgono al XII secolo, periodo nel quale vennero redatte in Francia le prime composizioni, ispirate alle canzoni di gesta (Chanson de geste). Uno dei principali autori che vanno assolutamente menzionati è Goffredo di Monmouth cui si devono alcune opere tra le quali:

  • Storie dei re di Britannia - Guanda (2005) tradotto da G. Agrati e M.L. Magini  
  • La follia del mago Merlino - Sellerio (1993) curata da A. Magnani
  • Le profezie di Merlino - Il cerchio (2008) curata da A. Morganti

Vi sono poi delle raccolte contenenti le diverse avventure vissute dal leggendario re e dai suoi cavalieri, alcune tramandate anonimamente, mentre di altre invece conosciamo il nome degli autori:

  • I romanzi della Tavola Rotonda, Mondadori, 3 voll., 1994

 

Thomas Malory fu uno scrittore inglese vissuto nel XV secolo, autore di La morte di Artù. Egli stesso è poi diventato il protaginista di un romanzo di Glenn Cooper, Il calice della vita. Infatti Malory ebbe una vita estremamente avventurosa, se così possiamo definirla: accanto agli onori (fu eletto due volte in Parlamento) la sua biografia conta anche diverse accuse per furto, stupro, rapina e tentato omicidio del duca di Buckingham. Imprigionato e fuggito, in modo rocambolesco e non esattamente pacifico, dalla prigionia, venne perdonato dal re Enrico VI ma poi tale perdono fu ritirato. Scrisse la sua opera, pubblicata nel 1485, per lo più in carcere:

 

Chrétien de Troyes fu probabilmente il più famoso autore di romanzi cortesi. Vissuto nel XII, scrisse diverse opere, quasi tutte riguardanti la materia bretone, tra cui, appunto il Cligés, in cui si narra del giovane figlio dell'imperatore di Costantinopoli, il quale si reca in Occidente per chiedere proprio a re Artù  la spada di cavaliere. L'opera venne pubblicata attorno alle metà degli anni Settanta del XII secolo.

  • Cligés / Chrétien De Troyes, a c. di S. Bianchini, Carocci, 2012, 299 p. Con testo francese a fronte.

 

Accanto a queste sono numerosissime le opere risalenti al periodo medievale che raccontano le avventure di re Artù e dei cavalieri della tavola rotonda.

 

Interessante per comprendere la genesi storica del nucleo di leggende legate a re Artù è la storia della Britannia dopo la caduta dell'Impero romano. A tal proposito è illuminante il testo La conquista della Britannia - De excidio Britanniae di Gildas, curato da S. Giuriceo ed edito da Il cerchio.

 

La letteratura contemporanea riguardante questo tema non è meno ricca di quella antica. Ecco qui i principali autori che hanno scritto attingendo al vasto repertorio arturiano:

Ashley Mike ha curato una serie composta da cinque volumi ed edita da Newton&Compton. Ogni volume raccoglie narrazioni di diversi autori:

  1. La leggenda di Camelot
  2. La leggenda di Merlino
  3. La leggenda del Santo Graal
  4. La leggenda dei cavalieri della Tavola Rotonda
  5. La leggenda di Artù

Purtroppo l'intera opera è stata pubblicata oltre vent'anni fa e oggi è fuori catalogo.

 

In questo romanzo vengono trattate tutte le vicende più importanti riguardanti re Artù e i personaggi a lui più vicini 

Nei primi decenni del Novecento Jacques Boulenger, esperto di Medioevo e scrittore, compì un’opera impegnativa e meritoria: adattò in lingua moderna la Leggenda di Re Artù, riscrivendo in francese ciascuna delle sue cinque parti (Merlino, Storia del Sacro Graal, Lancillotto, Ricerca del Sacro Graal, Morte di Artù), senza trascurare nessuna delle fonti che hanno strappato dal magma della tradizione orale la materia di Bretagna a partire dal 1215. Rendere agilmente leggibile, quindi conservare per il lettore moderno il ciclo arturiano è un serio contributo letterario; ma in effetti, questo adattamento fedele e rigoroso, andrebbe forse considerato come parte di quel rinnovamento continuo che i secoli hanno apportato a una delle grandi sorgenti dell’immaginazione romanzesca occidentale. (Sellerio)

  • Le nebbie di Avalon / Marion Bradley Zimmer, TEA, 2009, 654 p. 

​Si tratta anche in questo caso di una rivisitazione del ciclo arturiano ad opera di una delle più grandi scrittrici fantasy del nostro tempo, narrata da diversi punti di vista ma tutti femminili. Le nebbie di Avalon è il romanzo principale di una serie che comprende anche:

  • Le querce di Albion
  • La signora di Avalon
  • La sacerdotessa di Avalon

 

Herbie Brennan, autore irlandese classe 1940, ha scritto una fortunata serie di libri game per ragazzi ambientati proprio nel periodo arturiano. Uscita in Italia tra la fine degli anni Ottanta e i primi anni Novanta, la saga Alla corte di re Artù (Grailquest) è composta da 8 romanzi:

  • Il castello di tenebra
  • Caccia al drago
  • Nel regno dei morti
  • Viaggio nel terrore
  • Il regno dell'Orrore
  • Il regno del Caos
  • La tomba degli incubi
  • La legione dei morti

Purtroppo, come quasi tutti i libri game, non è più a catalogo ed è di difficile reperibilità.

 

Ambientato, come già ricordato, ai tempi della prigionia di Malory nell'Inghilterra del XV secolo e ai giorni nostri, il romanzo ha come protagonisti il tormentato autore inglese e un suo discendente che, nella nostra epoca, vede la sua vita sconvolta - e in pericolo - a causa di un antico verità tenuta nascosta per secoli. Proprio l'avo infatti, impossibilitato a tramandare in altro modo il suo segreto, lo ha affidato alle pagine della sua opera su Re Artù e i cavalieri della Tavola Rotonda.

 

Lo scrittore inglese Bernard Cornwell, acclamato autore di narrativa storica, ha dedicato una serie di cinque romanzi - il cui titolo è Il romanzo di Excalibur - alle vicende arturiane. Dell'opera fanno parte:

  1.  Il re d'inverno, TEA, 2012, 360 p.
  2. Il cuore di Derfel, TEA, 2013, 357 p.
  3. La torre in fiamme
  4. Il tradimento
  5. La spada perduta

​Ad oggi solo i primi due romanzi del ciclo sono stati ripubblicati in edizione economica e sono facilmente reperibili. 

 

Anche Kevin Crossland Holley, altro autore britannico, ha scritto una serie dedicata a re Artù e composta da tre volumi:

  1. Artù. La pietra delle visioni, Salani, 2002, 355 p.
  2. Artù. Al crocevia dei mondi, Salani, 2003, 413  p.
  3. Artù. Il re che fu e che sarà, Salani, 2005, 445 p.

 

Non romanzo ma piuttosto saggio sospeso tra narrazione storica e fascino della leggenda, in quest'opera l'autrice cerca di rintracciare le origini del mito arturiano. Si tratta di un personaggio storico realmente esistito sul quale la tradizione ha ricamato un alone di leggenda o piuttosto è una figura di invenzione?

 

Stephen R. Lawhead è un autore americano che vive però nel Regno Unito e forse la terra d'adozione lo ha ispirato nella stesura di una serie di romanzi facenti parte del cosiddetto Ciclo di Pendragon. In totale i romanzi sono cinque ma solo tre sono stati tradotti e pubblicati, all'inizio degli anni Novanta, in Italia:

  1. Il principe Taliesin
  2. Merlin, il mago guerriero
  3. Arthur, un re nella leggenda
  4. Pendragon (in inglese)
  5. Grail (in inglese)

Nel 1999 è stato pubblicato un sequel, mai tradotto in italiano: Avalon: The Return of King Arthur.

 

Romanzo molto particolare, quest'opera è ambientata ai giorni nostri ma ha come protagonisti proprio i personaggi principali del ciclo arturiano: Merlino, Artù, Lancelot e Parsifal. I quattro, sopravvissuti ai secoli e alla Storia, si ritrovano nella nostra epoca a portare avanti il loro compito ovvero quello di proteggere Excalibur da oscuri nemici, in attesa di trovare un uomo giusto che possa degnamente impugnare la spada e sconfiggere il male.

 

Non si tratta di un refuso - zoppa al posto di rotonda - ma di una divertente variazione sul tema. Tutti conosciamo le vicende dei prodi che siedono alla tavola rotonda ma a Camelot c'è un'altra tavola, traballante appunto, che ha bisogno di un sostegno per restare ferma. Di questa tavola zoppa e dell'unico cavaliere che trova  - né giovane, né aitante e forse nemmeno così prode - deve accontentarsi Lady Elain du Mont quando giunge a tarda sera alla corte di re Artù in cerca di aiuto. 

 

  • Le gesta di re Artù e dei suoi nobili cavalieri / John Steinbeck

​Anche il grande autore di Furore si è dedicato al ciclo arturiano e ai suoi protagonisti. Scritta tra il 1958 e il 1959, l'opera si basa su un manoscritto di Malory conservato al Winchester College.

"Per molto tempo ho desiderato trasferire nella lingua d'oggi le storie di Artù e dei cavalieri della Tavola Rotonda. Sono storie vive anche in quelli di noi che non le hanno lette. Ma nella nostra epoca forse ci spazientiscono i termini desueti e i ritmi maestosi... Ho voluto trasporli nel semplice linguaggio del giorno d'oggi" (Steinbeck nella premessa all'opera)

L'autrice britannica Mary Stewart, scomparsa nel 2014, è divenuta famosa in Italia per una trilogia di romanzi dedicati al mago Merlino:

  1. La grotta di cristallo, Elliot, 2016, 441 p.
  2. Le grotte nelle montagneElliot, 2016, 440 p.
  3. L'ultimo incantesimo, Elliot, 2017, 442 p.

Sempre della stessa scrittrice e facenti riferimento al ciclo arturiano vanno mezionati:

  • Il giorno fatale
  • Il principe e il pellegrino

 

Fra il 1859 e il 1885 Lord Alfred Tennyson diede alle stampe una serie di dodici poemi narrativi contenenti avventure legate al ciclo di re Artù (gli Idilli del re). La loro forma e il linguaggio non li rendono facilmente godibili come altri romanzi che abbiamo segnalato ma sono una lettura doverosa per i cultori dell'argomento.

 

Un americano alla corte di re Artù / Mark Twain, Baldini & Castoldi, 2016, 427 p.

Non era possibile non nominare questo romanzo di Twain che narra le vicende di un americano d.o.c. del XIX secolo che viene inspiegabilmente catapultato a Camelot, al tempo di Re Artù. Shock culturale e conseguenti avventure fanno di questo romanzo un'opera spassosa e godibilissima.

 

Autore scozzese di narrativa storica e fantasy - e in questo caso i generi si fondono - Jack Whyte ha scritto un paio di serie dedicate all'universo arturiano.

Le Cronache di Camelot sono così composte:

  1. La pietra del cielo, Piemme, 2011, 538 p.
  2. La spada che canta, Piemme, 2011, 553 p.
  3. La stirpe dell'aquila, Piemme, 2011, 654 p.
  4. Il sogno di Merlino, Piemme, 2011, 382 p.
  5. Il forte sul fiume, Piemme, 2011, p. 412
  6. Il segno di Excalibur, Piemme, 473 p.
  7. Le porte di Camelot, Piemme, 2003, p. 368
  8. La donna di Avalon, Piemme, 2005

Mentre la saga Io, Lancillotto comprende:

  1. Il cavaliere di Artù, Piemme, 2005, 346 p.
  2. Il marchio di Merlino, Piemme, 2006, 380 p.
  3. Il destino di Camelot, Piemme, 2007
  4. Il sogno di Ginevra, Piemme, 2009, 373 p.

 

 

Infine segnaliamo l'unica opera tradotta in italiano della scrittrice statunitense Persia Woodley e facente parte di una trilogia dedicata alla regina Ginevra:

  1. Figlia della primavera nordica, Rizzoli, 1991.
  2. Queen of the summer star
  3. Guinevere: the legend in autumn

[Immagine copertina: http://www.imdb.com/]