Hi.No. Historical Novels Il segreto di Riverview College - Susanne Goga

27 giugno, 2020

Il segreto di Riverview College - Susanne Goga

In un’epoca di transizione ma sempre affascinante, si svolgono le vicende di Matilda Gray, giovane insegnante presso un rinomato college per le figlie della borghesia londinese.

Matilda Gray è una giovane insegnante che presta servizio presso un rinomato college, il Riverview, frequentato dalle figlie della borghesia londinese. Tra le sue numerose allieve ve n’è una molto promettente, Laura Ancroft, che in un caldo giorno di giugno raccoglie il coraggio di confessare alla sua insegnante di essere attratta dalle donne ed in particolare proprio dalla stessa Matilda. All’inizio dell’anno scolastico seguente Matilda rientra a scuola ma le viene comunicato che Laura, orfana da qualche anno di entrambi i genitori, si è ammalata di una brutta tosse e per questo il suo tutore, l’affascinante quanto enigmatico Mr. Easterbrook, ha deciso di partire insieme alla giovane per un viaggio nel sud Europa. L’insegnante non è persuasa di questa spiegazione e una cartolina, apparentemente innocua e neutrale, inviatale da Laura in visita a Pompei, la spinge ad iniziare delle indagini private e segrete che sarebbero di certo mal viste dalle colleghe e dalla direttrice del Riverview. Con l’aiuto di un eccentrico antiquario e di un affascinante professore di storia, Matilda viene a scoprire molti segreti sia della città in cui vive sia della famiglia di Laura e di quella del suo tutore. In particolare le vicende del presente sembrano essere indissolubilmente legate a quelle di una famiglia perita nella pestilenza che afflisse Londra alla metà del Seicento, poco prima dello scoppio del Grande Incendio del 1666. Qual è la correlazione tra fatti così lontani nel tempo e gli avvenimenti che vedono coinvolta Laura?

In questo suo romanzo Susanne Goga, già autrice di diversi libri di cui solo “I misteri di Chalk Hill” tradotto e pubblicato in Italia, ci porta nella Londra del 1900, alle soglie della fine dell’età vittoriana. Si tratta di una città brulicante, come al solito, in cui iniziano a sentirsi sempre più forti i venti del cambiamento. Sempre accennati ma non per questo sminuiti sono i riferimenti al movimento delle Suffragette cui la protagonista guarda con fascino ma non con partecipazione attiva. Anche la seconda guerra boera, combattuta dall’Impero britannico tra il 1899 e il 1902, e l’opposizione che tale guerra di supremazia incontrò in Inghilterra trovano uno spazio importante ma non preponderante nella narrazione. Ottime le ricostruzioni degli ambienti e della storia della città: sembra proprio di muoversi con la protagonista tra i vicoli malfamati della città, descritti in modo vivido ma non pesante. L’atmosfera viene ricreata molto bene e si resta affascinati dai numerosi segreti che le città nascondono in bella vista. Già perché questo mistery è una celebrazione del piacere della scoperta storica, dei metodi utilizzati dai professionisti per portare avanti le proprie indagini (fatta eccezione per l’episodio in cui Matilda e il professore si intrufolano di nascosto in una casa seppur per una nobile ragione). Il romanzo sarà quindi di certo apprezzato da tutti coloro che si perdono a fantasticare sulle vicende di cui una vecchia dimora o un’antica strada sono state testimoni, e da coloro che osservando un oggetto di secoli fa non riescono ad evitare di immaginare le vite e le emozioni del proprietario di quell’oggetto. Lo stile di scrittura è piacevole e scorrevole, a tratti la narrazione può apparire lenta: non ci sono infatti eclatanti colpi di scena e il lettore è portato alla soluzione dell’enigma in maniera piuttosto graduale. Il fine non è scoprire chi sia il “cattivo” ma quale sia la storia che lo ha portato ad esser tale, le motivazioni cioè che stanno alla base dei suoi comportamenti.

 

“Le lettere che non erano sbiadite in macchie di inchiostro pallido erano scritte in una grafia minuta e precisa, che verso la fine diventava più tremolante, inquieta. Mentre girava le pagine la ragazza sentì una specie di formicolio. Che Laura Ancroft avesse provato la stessa cosa quando le aveva sfogliate la prima volta?”

Consigliato a chi: ama i mistery e le ambientazioni vittoriane; cerca un romanzo leggero ma coinvolgente; non è particolarmente amante delle avventure rocambolesche quanto piuttosto dei meccanismi intellettuali che fanno evolvere la trama;

Sconsigliato a chi: cerca emozioni forti e/o avventure estreme; ama le descrizioni dettagliate e vuole una forte contestualizzazione storica;